domenica 27 gennaio 2013

Last Resort - We all live in a Yellow Submarine, Series Finale

Ci lascia anche la serie più promettente dell'anno. Purtroppo l'ABC si sta comportando come la Fox dello scorso anno, tagliando le serie al primo problema. E' vero che Last Resort ha dimezzato i suoi ascolti nel giro di tre puntate dopo il pilot, ma il giovedì non è facile per nessuno, con Grey's Anatomy e The Big Bang Theory a farla da padroni.
Nonostante tutti i problemi però, la serie ha avuto un buon finale, dato che gli sceneggiatori, dopo la notizia della cancellazione si sono messi al lavoro per girare dei nuovi episodi. E questo fatto, oltre essere un motivo di vanto per tutti coloro che hanno partecipato alla serie, è un monito anche per chi quest'anno doveva chiudere una serie, aveva 13 episodi, e li ha sprecati creando una trama vergognosa (senza fare nomi, Fringe).
Se qualcuno di chiede se vale la pena vedere questa serie, la risposta è si, ne vale assolutamente la pena, soprattutto se vi appassionano i thriller politici od i film d'azione.
In questo finale succedono un sacco di cose, soprattutto negli ultimi cinque minuti.
Christine viene (colpo di scena) liberata da Kyle, che da la chiavetta con le registrazioni a Christine e come addio le dice di raccontare tutta la verità ai giornalisti. Questo avviene sempre mentre i soldati sono ancora sull'isola e Chaplin muore sul suo sottomarino. Christine consegna la chiavetta e racconta la storia dei reali retroscena ai media. Naturalmente tutto ciò scagiona i marines del sottomarino, e naturalmente in pochi minuti le rivelazioni fanno il giro del mondo. Questo succede sempre prima che i soldati tornino a casa. Quindi Sam dall'isola viene già messo al corrente che grazie alla moglie essi sono stati scagionati, e probabilmente Kyle si sacrifica in onore alla sua etica e morale andando ad assassinare il presidente traditore (vera figura chiave che ha scatenato tutto il complotto e che non abbiamo mai visto in viso) prima che i soldati facciano ritorno negli USA.
I marines tornano, probabilmente scortati dallo stesso esercito americano e sono già informati di tutti gli ultimi avvenimenti accaduti in patria, tant'è vero che all'atterraggio sono circondati da schiere di giornalisti. Essendo Sam l'XO parla a nome degli altri ma si vede chiaramente che appena finita l'intervista l'unico pensiero è quello di trovare nella fola sua moglie, quindi è chiaro che fosse già informato.
Non c'è nessun buco logico, solo tanta fretta nel aver fatto un epilogo lungo appena 5 minuti quando non sarebbe bastata una puntata intera. E' stato tutto concluso, in fretta (ma era inevitabile) e furia ma almeno non siamo rimasti con un pugno di mosche.
Peccato per Tani, che ha rovinato il finale di James, relegato in un ruolo inutile. Anche Serrat vivo (ma era da far fuori qualche puntata fa), la francese ancora innamorata ma viva. Chaplin è morto nel miglior modo possibile, affondando con il suo sottomarino. I cinesi in ritirata. Il complotto sventato, le accuse lasciate cadere, il vero cattivo della storia (il presidente) morto. L'USS Colorado distrutto, l'isola libera, Kyle si fa giustiza da se in cerca di redenzione, Sam e Christine insieme, il COB vivo grazie a Grace ma con la coscienza sporca, i soldati ammutinati morti.
Tutte le storie son state chiuso, in un modo o nell'altro, rimanendo comunque nel realistico.
Grazie a tutti, è stato breve ma intenso.

2 commenti:

  1. mi ha detto la ragazza del sito che l'hai contattata ma che la mail che hai indicato risulta inesistente: ricontattali :)
    ciao federica

    RispondiElimina

Si prega di non inserire spoiler nei commenti, non piacciono a nessuno.
Chiunque può commentare, non c'è bisogno di essere registrati o di digitare il captcha.
Chi commenta sostiene chi scrive, fatelo in tutti i post che leggete.